Questi non sono concetti.
Sono strumenti viventi.
Onde sottili che ascolto, ricevo, restituisco.
È attraverso di loro che ti accompagno.
Non siamo liberi.
Ci muoviamo in una realtà invisibile,
fatta di schemi antichi, di blocchi,
di parole non dette, di emozioni sospese.
Queste forze agiscono in silenzio:
nei pensieri che tornano,
nella stanchezza che non passa,
nel corpo che ci chiede aiuto.
La nostra luce si spegne.
E crediamo che sia colpa nostra.
Ma non lo è.
È solo il momento di sciogliere
ciò che trattiene.
Di tornare a fluire.